{TESTO}
KARATE - KICK BOXING - AUTODIFESA
AIKIDO - JU JITSU - KRAV MAGA
TAI CHI - KENDO
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Qualche anno fa “Times Newspapers” pubblicò in Inghilterra un interessante articolo, ripreso in Italia da “La Stampa”, su quale fosse lo sport per la forma fisica migliore.
L’articolo verteva su una serie di test di efficienza fisica da laboratorio, cinque per l’esattezza: Fitnes Cardiocircolatoria, Velocità muscolare, forza, resistenza muscolare locale, Flessibilità. Alla classifica di questi test veniva aggfiunta una misura antropometrica inerente alla percentuale dei grassi nel corpo.
Sappiamo perfettamente che per ogni sportivo la propria specialità è indubbiamente la migliore, quella che dà il miglior “fitnes”, lo stato di forma che coincide con la sensazione di benessere perfetto.
Il Dott. Craig Sharp, condirettore dello “Human Motor Performance Laboratory” di Birmingham, ha messo tutti d’accordo sottoponendo alcuni tra i migliori atleti inglesi a stranieri ai suddetti test, con risultati a dir poco sconvolgenti.
Le Classifiche
Le specialità ginniche olimpioniche conquistano il primo posto, seguite ,a breve distanza, dalla danza.
Il risultato più sorprendente viene comunque dal karate, terzo assoluto a soli sei punti dal vincitore.
I karateka hanno lasciato dietro di loro ben 25 altri sport, distanziando i calciatori di 7 punti, i ciclisti di 9, gli sprinter dell’atletica di 10, atletica e nuoto (lunghe distanze) di quasi 20!
Un risultato sorprendente ma non troppo: da anni sosteniamo che il karate sia, oltre che uno dei più belli, uno sport completo, con prestazioni ad altissimi livelli. Se a tutto questo aggiungiamo che il Karate è ancora dilettantistico mentre gli altri sport sono chiaramente professionistici con atleti che si allenano tutti i giorni per ore ed ore, possiamo affermare che il Karate è uno degli sport al mondo che più si avvicinano al prototipo dell’atleta completo nel quale si fondono armonicamente flessibilità, forza, resistenza alla fatica, efficienza cardio respiratoria, velocità.
Un risultato clamoroso che farà discutere: un risultato al quale andrebbe aggiunta l’utilità data dalla possibilità di una difesa personale che in questi tempi moderni non andrebbe affatto trascurata.
Auguriamoci solo che molti abbiano letto il bel articolo del Times o della Stampa o anche queste poche righe, in modo che si smetta finalmente di confondere questo bellissimo sport con le pagliacciate dei fumetti o dei film dozzinali ancora in circolazione.

LA CLASSIFICA UFFICIALE
Specialità ginniche olimpioniche Punti 53
Danza “ 51
KARATE “ 47
Nuoto: 1.500 m " 44
Canoa slalom “ 44
Squash “ 44
Cicloclross “ 44
Pallacanestro “ 42
Canoa – scatto “ 42
Canottaggio – singolo e coppia “ 42
Windsurf “ 42
Ciclismo – scatto “ 40
Canottaggio – quattro e otto “ 40
Footbol: serie A “ 40
Ciclismo su strada “ 38
Volano “ 37
Atletica – sprint “ 37
Atletica – medie distanze “ 36
Hockey “ 36
Pallavolo “ 36
Pattinaggio su ghiaccio “ 36
Sci di fondo “ 36
Tennis “ 35
Atletica – lunghe distanze “ 35
Ping-pong “ 34
Nuoto – lunghe distanze " 30
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Tecniche di proiezione
KARATE TRADIZIONALE
KARATE MODERNO
JIU KUMITE
KATA
AUTODIFESA
E-MAIL: karateperugia@alice.it

TUTTI I GIORNI POSSIBILITA' DI ALLENAMENTO
SIGNIFICATO DI KARATE

Il termine karate è composto da due ideogrammi : “kara” che vuol dire nudo-vuoto e “Te” mani. La parola oltre a significare mani disarmate è riferita anche allo stato mentale di che lo esercita, ovvero al vuoto mentale ZEN praticato nella filosofia buddista.
Il Karate è un’arte di autodifesa senza armi, dove non solo braccia e gambe, ma tutte le restanti parti del corpo vengono preparate e trasformate con l’allenamento quotidiano in altrettante armi che possono essere utilizzate liberamente ed in modo opportuno, anche se un tempo erano usate solo ed esclusivamente per esigenze di sopravvivenza.
Ora con il karate moderno questa micidiale forma di lotta è stata tramutata in sport. Subentra quindi l’autocontrollo, cioè la capacità di lanciare un colpo con tutta la potenza , facendo intervenire tutti i muscoli del corpo (KIME) e tutte le capacità della mente (KI), ma nello stesso tempo arrestandolo prima del contatto, ovvero esercitandosi come se il bersaglio immaginario fosse il punto vitale del nostro avvesrario.
La bellezza del karate è contenuta nelle tecniche a vuoto; questo sta a significare che non dobbiamo sconfiggere nessun avversario, ma vincere su quello principale che siamo noi stessi. Il karate è quindi considerato una attività sportiva che impegna l’intero corpo, riuscendo a farlo muovere liberamente senza eccessivi sforzi e favorendo lo sviluppo psicomotorio di chi lo pratica.
Il karate è anche prevenzione, rispetto, equilibrio, cortesia, controllo e, soprattutto “ ARMONIA”.

L'immagine sotto permette di vedere dei video relativi al karate-
http://www.youtube.com/watch?v=YtZSuYMkPNc
GLI SPORT PIU’ PERICOLOSI
Frequenza degli infortuni ogni 100. Questi soni i dati forniti dalle varie federazioni. Poiché molti sciatori non sono tesserati, la pericolosità dello sci aumenta: secondo le statistiche lo 0,7% degli sciatori incorre in un infortunio all’anno.
1 MOTOCICLISMO 5,9%
2 RUGBY 4,0%
3 PUGILATO 3,3%
4 ATLETICA PESANTE 2,1%
5 CALCIO 1,8%
6 PENTHATLON 1,7%
7 CICLISMO 1,6%
8 MOTONAUTICA 1,4%
9 SPORT EQUESTRI 1,2%
10 PALLAMANO 1,2%
11 SPORT SU GHIACCIO1,1%
12 HOKEY SU PRATO 1,1%
13 GINNASTICA 0,9%
14PALLACANESTRO 0,9%
15 HOKEY 0,8%
16 PATTINAGGIO 0,8%
17 KARATE 0,7%
18 BASEBALL 0,6%
19 SCHERMA 0,5%
20 SPORT INVERNALI 0,4%
21 PALLAVOLO 0,3%
22 AUTOMOBILISMO 0,2%
LA PRATICA DELLE ARTI MARZIALI AUMENTA L’AGGRESSIVITA’ DI CHI LE PRATICA?

Questa domanda è stata il filo conduttore di uno studio condotto da tre ricercatori americani, Trulson, Kim e Padgett. Un gruppo di praticanti di arti marziali è stato sottoposto a una serie di test psicologici per determinare le reazioni di fronte a varie situazioni (il gruppo era abbastanza eterogeneo: casalinghe, uomini d’affari, studenti).
I test hanno portato conclusioni molto interessanti. Si è infatti scoperto che, contrariamente alla credenza diffusa che vuole un karateka come un violento, molto aggressivo e pericoloso nelle sue reazioni immediate, una pratica prolungata porta invece a un notevole abbassamento del livello di tensione rispetto alla norma, un più grande senso di responsabilità, un minor “estremismo”, una minor voglia di prendere rischi e soprattutto una maggior stima di se stessi. Se si considera che spesso l’aggressività è proprio determinata da tensione, conflitti interni, e da una bassa considerazione di se stessi, la pratica delle arti marziali anziché produrre aggressività, dicono i tre studiosi, sembra invece ridurla.
In uno studio parallelo infatti è stato osservato che dei giovani che avevano problemi con la giustizia, la scuola o la famiglia a causa della loro aggressività, cambiavano radicalmente il loro comportamento con la pratica delle arti marziali.
Non è da escludere, insomma, che la pratica corretta di un’arte marziale possa essere un buon sistema per cercare di sviluppare in certi individui un’autodisciplina.
Piero Angela
Gruppo cinture superiori all'allenamento del 24 gennaio 2009 - vedrai anche un video
Allenamento delle  cinture superiori - 28 marzo 2009
Foto di gruppo delle cinture superiori all'allenamento del 28 febbraio 2009
NEL SETTORE AUTODIFESA VENGONO UTILIZZATE LE TECNICHE PIU' EFFICACI DI TUTTE LE ARTI MARZIALI
 
 
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Le migliori tecniche di autodifesa selezionate da tutte le arti marziali
    
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